La vita "porta" della speranza: a Mottola un incontro sulla vita
Nell’ambito del cammino giubilare, mercoledì 5 febbraio prossimo, nell’Auditorium della Chiesa Madre di Mottola, si terrà un incontro sul tema “La vita porta della speranza”. L’incontro si pone fra la Giornata della Vita del 2 febbraio e la Giornata del Malato del 11 febbraio e vuole celebrare la “vita”, con particolare riferimento al concetto del “prendersi cura”.
Sull’esempio del Buon Samaritano, il prendersi cura non si limita solo ai buoni sentimenti o alle parole ma si manifesta attraverso azioni concrete, a “farsi prossimi” di tutti coloro che vivono la fragilità nella condizione quotidiana.
Papa Francesco, nel Messaggio del 2021 per la Giornata mondiale della Pace, invocava una “cultura della cura”, che attiene alla promozione della dignità di ogni persona umana, alla solidarietà con i poveri e gli indifesi, alla sollecitudine per il bene comune, alla salvaguardia del creato.
Nell’incontro del 5 febbraio, attraverso tre testimonianze e il dialogo con i partecipanti, si porrà una attenzione particolare sul prendersi cura soprattutto degli anziani, dei malati e sofferenti. Ribadendo, ancora oggi, che gli anziani e i malati non sono un peso per la società, oppure oggetti sottoposti a pure logiche economiche.
Allo stesso tempo, il pensiero va anche a coloro che si prendono cura di chi ha bisogno di cura: a chi si prende cura dei propri cari - anziani, malati o disabili - all’interno delle mura domestiche, ma anche, dice il Papa nella Bolla di indizione del Giubileo, va la gratitudine a tutti gli operatori sanitari che, in condizioni non di rado difficili, esercitano la loro missione con cura premurosa per le persone malate e più fragili.
Allora, prendersi cura significa porre al centro la persona, ricono¬sciuta nella sua unicità, nei suoi bisogni fisici, psicologici, spirituali e relazionali. Così, il prendersi cura diventa una azione relazionale, compiuta da un’intera comunità, il cui obiettivo deve essere la solidarietà sociale.
Nella Bolla del Giubileo il Papa Francesco ci dice infatti che “La cura è un inno alla dignità umana, un canto di speranza che richiede la coralità della società intera.”
E’ questa la speranza alla quale ci invita il Giubileo, poiché tutti abbiamo da imparare dalla condizione di fragilità, da chi la sperimenta e da chi si fa carico di loro.
All’incontro parteciperà anche il Vescovo di Castellaneta, Mons. Sabino Iannuzzi, che offrirà una riflessione conclusiva.