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Le vie della pace: a Mottola un incontro per testimoniare ed invocare la pace

Lunedì 29 gennaio 2024 nell’Auditorium della Chiesa Madre di Mottola si svolgerà un incontro, guidato dai giovani della Parrocchia, per testimoniare e invocare LE VIE DELLA PACE, in un contesto mondiale sempre più drammatico, afflitto da quella che Papa Francesco ha definito la guerra mondiale a pezzi.

Di fronte al rischio che le guerre e la violenza siano percepiti come la normalità, dove la sofferenza dei singoli e dei popoli sembrano passare nell’indifferenza generale, la Comunità cattolica vuole riaffermare il primato della pace a tutti i livelli, per evitare che l’odio, la violenza, la vendetta, si insinuino nel nostro cuore, nei nostri discorsi, nel nostro pensare, nel nostro vivere quotidiano.

E invece, siamo chiamati a fare tutto il possibile per denunziare e sovvertire le ingiustizie che sono fonte di discriminazione e povertà, per richiamare tutti alla salvaguardia del nostro pianeta.

Tuttavia, come diceva il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno, “per conseguire la pace non è sufficiente far tacere le armi, costruirla significa prima di tutto educare alla pace, coltivarne la cultura nel sentimento delle nuove generazioni, nei gesti della vita di ogni giorno, nel linguaggio che si adopera, dipende anche da ciascuno di noi”.

Attraverso preghiere, riflessioni e testimonianze, l’incontro intende coinvolgere tutte le persone di buona volontà affinché ognuno possa contribuire a fare spazio alla cultura di pace, alla mentalità della pace, ad una società fondata sul rispetto delle persone, la giustizia, l’uguaglianza e la riconciliazione.

Sul piano generale, si tratta di fare nostro l’appello che Papa Francesco ripete frequentemente invocando di fermare le armi, affidarsi al dialogo e alla politica per risolvere i conflitti, bloccare la produzione e il commercio di armamenti, le cui conseguenze di morte le pagano i popoli, far sì che il Mediterraneo torni ad essere “culla di civiltà” e non “tomba della dignità”.

Nel corso dell’incontro è previsto anche un MESSAGGIO DI PACE DA GERUSALEMME, a testimonianza della nostra vicinanza ai popoli da troppo tempo vittime di violenza, che forse rappresenta il cuore di questa guerra a pezzi, auspicando che cessino immediatamente le armi, poiché con guerra dopo guerra non si giunge alla pace, e si lavori seriamente ad una soluzione a due Stati, due Popoli.