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P. Cleto, nuovo parroco a Ginosa

La parrocchia è come un ‘mosaico’. Un unico affresco che è completato, di volta in volta, dai vari ‘tasselli’ fino al suo compimento. In questi giorni la realtà parrocchiale di Ginosa ha fissato definitivamente due ‘tasselli’, molto preziosi e ammalianti, che dicono la storia e il cammino della comunità: p. Roberto e p. Nino. Per anni sono stati ‘servi di comunità’. Lo Spirito li spinge in altre realtà per continuare ad essere ‘portatori di Cristo’ nei cuori: a loro il ringraziamento e l’augurio di buon cammino. Fissati questi due ‘tasselli’, ora per continuare l’opera di decorazione del mosaico, sono immessi altri due ‘tasselli’: il nuovo parroco p. Cleto e il collaboratore p. Genio.

Domenica 5 ottobre, nella celebrazione delle 18.30, tutta la Comunità Parrocchiale del ‘Cuore Immacolato’ di Ginosa, si è riunita, con il nostro vescovo Sabino, per il rito di ‘immissione’ del nuovo parroco Cleto nel cammino di vita e di fede. Considerevole è stata la presenza delle persone, in un clima di profonda preghiera e di simpatia. Il vescovo, nella sua omelia, ha rivolto messaggi ai presenti. Tutti dobbiamo essere ‘coerenti’ per evitare il rischio del ‘dire e non fare’; tutti… per ogni ruolo che abbiamo nel camminare insieme. Evitare ogni sorta di ipocrisia che porta spesso a fingere, se non addirittura, a ‘recitare una parte’. Vestirci di una buona dose di umiltà e piccolezza, perché questa è la sapienza del Vangelo. Nel cammino di fede condiviso insieme ai nostri sacerdoti, p. Cleto, p. Genio e p. Domenico è da evitare la ‘logica del mondo’ (ipocrisia, vanità, mondanità, clericalismo) e di rivestirci della ‘logica del servizio’ (amorevolezza, pazienza, accoglienza, altruismo). Questo è l’impegno di noi cristiani oggi, qui nel territorio in cui viviamo e nelle relazioni stabilite con tutti. Solo così saremo ‘credenti’, ‘creduti’. Al termine delle sue esortazioni il vescovo Sabino si rivolge affettuosamente a don Cleto: “Offri sempre la tua vita; spendila per i fratelli che oggi il Signore ti sta consegnando; perché questa nostra Comunità Parrocchiale, affidata a voi fratelli missionari Monfortani, continui a camminare nella storia, con uno stile evangelico di gratitudine e di cura; perché possa farsi sempre più Chiesa Sinodale, che condivide il cammino con gli altri, anche con quei fratelli che spesso sono sulla soglia della porta; per essere una Chiesa aperta che riconosce il valore dell’altro per generare percorsi di grazia; per essere una Chiesa inquieta, nell’inquietudine del nostro tempo, in una creatività generativa che ci fa credibili testimoni del Signore”. In conclusione il vescovo aggiunge: “E come scriveva San Luigi Maria Grignion di Montfort nella Consacrazione alla Beata Vergine Maria: A te, come uno schiavo, io abbandono e consacro il mio corpo e l’anima mia… lasciandoti un intero e pieno diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza eccezione, a suo piacimento, alla maggior gloria di Dio nel tempo e nell’eternità. Amen”.

Buon cammino a tutti e… allegria brava gente!

 

p. Genio