Cammino sinodale: la bellezza e la fatica
Dopo l’incontro cordiale con i diversi Consigli Pastorali ed i Consigli degli Affari Economici di ogni singola Parrocchia, nel mese di maggio si terranno gli incontri per il cantiere di Betania dedicato al villaggio e alla strada e saranno coordinati dai membri del Consiglio Pastorale Diocesano. La nostra comunità continua ad ascoltare alcuni dei diversi “mondi” in cui i cristiani del nostro territorio vivono e lavorano e con i quali dobbiamo favorire strategie comuni per camminare realmente insieme. Si tratta, a volte, di ambiti che restano in silenzio o ancora peggio inascoltati. Ai membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali chiedo di testimoniare a quanti incontreranno la bellezza di essere Chiesa che desidera camminare insieme.
Come ogni cammino, anche quello che stiamo vivendo insieme comporta qualche piccola fatica di cui farsi tutti carico; a tutti noi è chiesto, però, di ricordare che non siamo soli, ma che siamo guidati ed accompagnati dal Signore che ci invia agli uomini e alle donne del nostro tempo per annunciare loro l’amore del Padre. Ad ogni vicarìa ho affidato un ambito da ascoltare: alla vicarìa di Castellaneta ho chiesto di intessere un dialogo con quanti vivono il mondo delle attività sportive e ricreative e alle comunità di Ginosa con quanti possono aiutarci ad entrare in contatto con il mondo degli immigrati e della solitudine. Anche alla vicarìa di Massafra ho chiesto di costruire un ponte con il mondo legato al fenomeno dell’immigrazione e delle realtà multietniche approfondendo anche le ricadute nel dialogo interreligioso.
A Laterza saranno al centro del dialogo le famiglie dei ragazzi dell’Iniziazione cristiana, a Mottola il dialogo con le generazioni più giovani e quelle più adulte. Mentre a Palagiano si dialogherà con il mondo scolastico e dei circoli ricreativi, a Palagianello sarà coinvolto il mondo dell’associazionismo. Al centro della riflessione della Zona Costiera (Castellaneta Marina e Ginosa Marina) ci saranno i temi dell’agricoltura e del turismo.
Affidiamo questi nostri passi alla Madre del Signore, a Maria Santissima, “donna del primo passo” come amava chiamarla il venerabile don Tonino bello: “È lei che decide di muoversi per prima: non viene sollecitata da nessuno. È lei che s’inventa questo viaggio (verso Elisabetta, ndr): non riceve suggerimenti dall’esterno. È lei che si risolve a fare il primo passo: non attende che siano gli altri a prendere l’iniziativa. Dall’accenno discretissimo dell’angelo ha avuto la percezione che la sua parente doveva trovarsi in serie difficoltà. Perciò, senza frapporre indugi e senza stare a chiedersi se toccava a lei o meno dare inizio alla partita, ha fatto bagagli, e via! Su per i monti di Giudea”.
La Madonna, che a maggio nelle nostre comunità è particolarmente venerata, possa intercedere per noi e accompagnarci lungo il cammino.
+ Sabino