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Pier Giorgio Frassati sarà Santo: un ritratto dell’uomo delle otto Beatitudini

Domenica 7 Settembre Papa Leone XIV proclamerà Santo Pier Giorgio Frassati. La sua è stata una vita spesa per gli ultimi e gli indifesi. Scopriamo un ritratto del patrono dell'Azione Cattolica Italiana. (Foto Comitato Canonizzazione Frassati)

Il carretto spinto a mano che cigola sulle strade di Torino, traballa con le povere cose dei poveri continuamente costretti a cercare una nuova soffitta in cui abitare; la ricerca di sacchi di juta da riempire di carboni; le ricevute del Monte di Pietà, al quale erano stati dati in pegno orecchini e povere cose d'oro; i rientri a casa fuori orario, perché nelle tasche non era rimasto più nemmeno uno spicciolo per il tram; la spesa per i bisognosi fatta con i propri denari; la Visita ricevuta da Cristo nella Santa Eucaristia di ogni mattina e poi ricambiatagli con la Visita resa ai poveri, durante il giorno; i malati andati a trovare e a curare, con la parola e con le mani, con il cuore e le medicine; l'entrare nelle soffitte dei poveri scoprendosi il capo, in segno di rispetto per la dignità delle persone che vi abitavano;  i poveri accolti e amati nel profondo della loro indigenza, anche quando questa è miseria morale e spirituale; l'amore ai poveri scelto e vissuto come essenziale e naturale stile per vestire la fede: Sono state queste - e tante altre, rimaste nel segreto della sua storia e della sua anima - le “parole” con cui Pier Giorgio Frassati ha cantato e vissuto il suo “Inno alla Carità”.

Domenica 7 settembre 2025, Pier Giorgio Frassati sarà proclamato Santo. La celebrazione eucaristica con il rito della canonizzazione sarà presieduta da Papa Leone XIV e si terrà in Piazza San Pietro con inizio alle ore 10,00

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901, figlio di Alfredo e Adelaide Ametis. La famiglia si completa con la sorella Luciana. Muore di poliomielite fulminante il 4 luglio 1925, la malattia lo stronca in pochi giorni di sofferenza. Un giovane di famiglia benestante, e stimolante dal punto di vista sociale, sceglie di seguire le orme di Cristo dando una risposta concreta al “Vieni e seguimi” (Mc 10,21).

L’azione di Pier Giorgio nel campo della carità è stata vissuta alla luce della fede, verso i diseredati, gli orfani, i disoccupati, gli anziani, i bambini, i senza tetto, gli ammalati: quel pezzo di società abbandonata da tutti, dimenticata e nascosta. Una carità vissuta da cristiano laico nel campo sociale e politico: era membro dell’Azione Cattolica, della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), della Società di San Vincenzo de’ Paoli; terziario domenicano; emergeva e spiccava la sua attitudine alla pratica sportiva, amava la montagna e si iscrisse ad un’associazione legata all’alpinismo, era iscritto al Partito Popolare di don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi.

Meraviglioso è il messaggio che Pier Giorgio trasmette con il suo cristianesimo vissuto in maniera coerente sulla triplice linea della preghiera, dell'azione e del sacrificio, incarnando pienamente i valori dell’Azione Cattolica.

Oggi il mondo ci presenta una società molto tormentata, in cui spesso si percepisce una crisi dei valori di carità e pace, aggredita al cuore dal dolore della guerra. La testimonianza di Frassati, pertanto, è ancora attuale, fonte di luce per tutti gli uomini di buona volontà, in particolare per quei giovani che si spendono per diffondere amore e solidarietà verso le sofferenze del prossimo.

San Giovanni Paolo II, il quale durante l’omelia della sua Beatificazione lo chiamò “l’uomo delle otto Beatitudini”, ricordava che la figura di Pier Giorgio «fu quella di un giovane moderno, aperto ai problemi della cultura, dello sport, alle questioni sociali, ai valori veri della vita, ed insieme di un uomo profondamente credente, nutrito del messaggio evangelico, solidissimo nel carattere, coerente, appassionato nel servire i fratelli e consumato in un ardore di carità che lo portava ad avvicinare, secondo un ordine di precedenza assoluta, i poveri e i malati… Era un giovane di una gioia traboccante, una gioia che superava anche tante difficoltà della sua vita, perché il periodo giovanile è sempre anche un periodo della prova delle forze».

Ed è con la stessa gioia traboccante di Pier Giorgio che non si deve avere paura di unire profondamente fede e impegno quotidiano. La canonizzazione di Pier Giorgio Frassati è un grande dono spirituale che ci invita ancora ad approfondire questa testimonianza di santità che oggi la Chiesa indica alle donne e agli uomini di questo tempo.

 

Michele Labalestra