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"Campane a lutto" in Diocesi per la morte di Papa Francesco

La lettera del Vescovo, Mons. Sabino Iannuzzi, a tutto il popolo di Dio della Chiesa di Castellaneta. Per la sera di lunedì 21 aprile alle 20.00 le campane delle Chiese di tutta la Diocesi suoneranno a lutto per il Santo Padre, in segno di comunione e di affetto riconoscente. Nelle prossime ore saranno comunicate data e ora della Santa Messa di suffragio che sarà celebrata in Cattedrale a Castellaneta come Comunità diocesana.

Castellaneta, 21 aprile 2025

 

A TUTTO IL POPOLO DI DIO
DELLA CHIESA DI CASTELLANETA

 

Carissimi fratelli e sorelle,

la notizia della morte di Papa Francesco, ormai diffusa in tutto il mondo, ci colpisce nel profondo. Egli ci lascia dopo dodici anni di pontificato, iniziato il 13 marzo 2013 con quel semplice «buonasera» che divenne presto un abbraccio universale.

Permettetemi di condividere un ricordo che porto inciso nel cuore. Il 27 gennaio scorso, entrando nella Biblioteca Apostolica per un’udienza privata, incontrai un uomo provato dalla fatica ma con lo sguardo limpido di chi vive del Vangelo. Mi accolse, insieme a don Michele Mingolla, con una stretta di mano calda e paterna. Parlammo per oltre venticinque minuti: fissava i miei occhi e, con il suo abituale umorismo, quando seppe che la nostra Diocesi conta circa 125.000 fedeli, osservò: «È come una media parrocchia di Buenos Aires». Conosceva alcuni particolari del nostro cammino ecclesiale - cosa che mi sorprese non poco - e, al termine, impartendomi la benedizione, mi consegnò un mandato che oggi risuona per tutti: «Vada avanti sempre con gioia». Non era una semplice espressione di cortesia, ma la certezza che la gioia evangelica possa aprire sentieri nuovi anche quando la strada si fa ripida.

Il suo magistero, dai semplici gesti alle encicliche, si è manifestato con una sola voce: la speranza. Dalla gioia del Vangelo alla cura del creato, dalla fraternità senza confini alla fede che illumina le notti dell’uomo, tutto confluiva in un orizzonte di fiducia nel domani di Dio. E, non a caso, lo scorso 24 dicembre ha voluto aprire l’Anno Santo scegliendo proprio la speranza come tema del Giubileo, Spes non confundit (Rm 5,5). Un segno che oggi rimane come testamento spirituale consegnato alla Chiesa e al mondo.

Chiunque lo abbia ascoltato, anche solo all’Angelus domenicale, ricorderà la sua richiesta tanto semplice quanto disarmante: «Per favore, non dimenticatevi di pregare per me». Accogliamola ora con gratitudine filiale, affidando la sua anima alla bontà misericordiosa del Padre.

Nelle prossime ore comunicherò giorno e ora della Santa Messa di suffragio che celebreremo in Cattedrale a Castellaneta come Comunità diocesana.

Per questa sera alle 20.00, chiedo che le campane delle Chiese di tutta la Diocesi suonino a lutto per il Santo Padre, segno di comunione e di affetto riconoscente.

Mentre i nostri campanili faranno risuonare il dolore e la speranza del popolo di Dio, facciamo nostro il suo saluto: andiamo avanti, sempre con gioia!

+ Sabino Iannuzzi
Vescovo