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GMG Lisbona 2023: il racconto del volontario Daniele Aloisio

Daniele Aloisio, trentunenne di Castellaneta, ha partecipato come volontario alla GMG di Lisbona. Nel suo articolo l’esperienza e le emozioni vissute

Dal 23 luglio fino al 6 agosto mi sono recato come volontario a Lisbona per partecipare alla GMG 2023.

I primi giorni sono stati impegnativi: insieme ai colleghi volontari ed al comitato organizzativo della GMG abbiamo cercato di pianificare tutte le attività che avremmo vissuto nel periodo tra il 1 e il 6 agosto. Lisbona, per quanto sia una grande città, non era pronta ad accogliere più di 1.500.000 giovani provenienti da ogni parte del mondo e l’organizzazione è stata a tratti difficoltosa, dal momento che spesso ci venivano comunicati gli incarichi all’ultimo minuto. Nonostante questo però, noi volontari eravamo sempre pronti ad aspettare e aiutare i giovani che sarebbero arrivati. Ci siamo preparati durante la settimana con corsi di formazione che avevano il fine di pensare un modo su come gestire la Veglia, la Messa di Apertura e i trasporti. C’è stato un grande lavoro di collaborazione affinché fosse tutto perfetto per l’arrivo del Papa e la stanchezza comune sapevamo sarebbe stata ripagata da grandi emozioni.

Durante la settimana di preparazione, noi volontari abbiamo partecipato al Gesto Missionario: ci siamo recati in gruppi nelle case di cura dalle persone anziane, dai bambini e anche dai carcerati per far conoscere l’evento e far aumentare la partecipazione. Come segno di affetto ci siamo scambiati a vicenda dei braccialetti con i nostri nomi, in modo da sentirci vicini nei momenti di preghiera. La sera del 31 luglio le strade della città sono state scaldate e animate dai canti e dai balli dei pellegrini che con le loro bandiere contribuivano a colorare l’atmosfera. L’emozione era tale che sia noi volontari, sia diversi giovani, ci siamo uniti ai festeggiamenti senza esitazione e durante la Via Crucis e la Messa di apertura pur di partecipare ci siamo seduti ovunque anche per ore sotto al sole. A causa delle elevate temperature però, molti giovani sono stati poco bene e noi volontari ci siamo prestati ad aiutare il servizio medico per soccorrerli.

Il 4 agosto Papa Francesco è arrivato a Lisbona per incontrare noi pellegrini, con lui la moltitudine di giovani desiderosi di vivere insieme questa esperienza è aumentata e così anche il nostro lavoro. Affinché la Veglia e la Messa di chiusura funzionassero al meglio, nonostante la stanchezza e il timore di non riuscire a portare a termine tutti gli incarichi a noi assegnati, abbiamo unito le forze, sintonizzato i cuori e ce l’abbiamo messa tutta: sapevamo che ne sarebbe valsa la pena e gli sforzi sarebbero stati ripagati dall’ascolto di quanto le parole del Papa avrebbero suscitato in noi.

Da questa esperienza ho imparato molto e conserverò dentro di me tantissimi bei momenti, come l’accoglienza della famiglia che ad ogni ora ci aspettava per aprirci le porte di casa e i legami che ho stretto con i ragazzi della squadra dei volontari. La vista del Papa mi ha fatto commuovere, così come le sue parole quando ha detto “non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui”.

Concludo ringraziando il comitato organizzativo e, attendendo il 2025 per il Giubileo a Roma e il 2027 per la prossima edizione della GMG a Seoul. Aprirò il mio cuore a Gesù così come Papa Francesco ha invitato tutti a fare.

Daniele Aloisio