Caritas Italiana. Missione in Siria, in ascolto della realtà siriana, tra guerra e terremoto
È in corso in Siria la missione di una delegazione di Caritas Italiana guidata dal direttore, don Marco Pagniello. Ha visitato in questi giorni le comunità di Damasco, Aleppo, Homs e Ghouta, provate da oltre un decennio di guerra e dal terremoto dello scorso febbraio.«Per noi è importante essere in questi giorni in Siria per manifestare la nostra amicizia, la nostra presenza, per incoraggiare il lavoro prezioso che Caritas Siria sta realizzando a fianco delle comunità sofferenti colpite da 13 anni di guerra e dal devastante terremoto dello scorso febbraio», spiega don Marco Pagniello.«Il conflitto nel corso degli anni – ricorda mons. Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo, già presidente della Caritas nazionale – ha provocato ingenti danni agli alloggi e alle infrastrutture, minando gravemente la situazione abitativa della Siria. Le devastazioni causate dalla guerra hanno determinato lo sfollamento di 13,4 milioni di siriani e, ironia della sorte, il terremoto ha colpito più duramente proprio i quartieri urbani maggiormente afflitti dalla povertà e con carenze di infrastrutture. Da febbraio, nella sola Aleppo, sono infatti crollati 1.700 edifici e altri 13.200 sono stati evacuati per necessità di interventi strutturali. Ogni giorno aumenta la domanda di residenze alternative e sempre più persone lottano per mantenere un tetto sopra la testa cercando di pagare costi di affitto estremamente elevati».«La situazione in Siria non va assolutamente dimenticata. Va invece raccontata, perché c’è tanto da fare, c’è tanta ingiustizia. Ma ci sono anche segni di speranza, di novità, soprattutto da parte di tanti giovani che vivono forte il desiderio di restare nella propria terra per costruire il bene comune. Per questo come Caritas siamo chiamati ad affiancarli e sostenerli in questo cammino», conclude don Pagniello.Il rientro in Italia della delegazione di Caritas Italiana è previsto per sabato 15 settembre.